Ed eccoci qui, con la prima storia da raccontare sul mondo Miciolandia, ma prima di cominciare devo dirvi grazie: la nostra pagina Facebook ha superato i 1000 like!!!

Tornando a noi, oggi vi voglio raccontare l’inizio, nell’ormai lontano 1990, quando qui in quella che sarebbe poi diventata la colonia Miciolandia arrivarono Minù e Pepè, due giovani gatti in cerca di cibo e riparo. All’epoca, nessuno di noi aveva esperienza di gatti, eravamo completamente alle prime armi e non sapevamo bene come comportarci con questi due nuovi arrivati che, nel frattempo, si stavano serenamente ambientando nel territorio intorno alla nostra casa. Purtroppo, poco tempo dopo il loro arrivo, Pepè morì prematuramente, una brutta storia fatta forse di fucili, cacciatori e idiozia umana, non lo sapremo mai, ma rimase così solo Minù con il suo sguardo dolce e la sua presenza discreta, non chiedeva mai nulla, ma se le dedicavi anche solo un minuto di attenzione accendeva il motore delle fusa ed era tanta l’emozione che cominciava anche a sbavare come un bulldog!

Non ci volle molto per capire che Pepè, prima di andarsene, aveva fatto in tempo a lasciarci un ricordo indelebile della sua esistenza: Minù era incinta! Panico… come si fa? Quanto dura la gravidanza di un gatto? Cosa possiamo fare noi umani? E i Cuccioli?? Dove li sistemiamo? Quanti saranno? Cosa mangiano? Insomma, non è una cosa che capita tutti i giorni, assistere alla nascita di nuove vite, già è complicato capire cosa fare tra noi umani, potete immaginarvi la confusione che avevamo in testa per capire cosa fare con dei gatti. La maggior parte delle persone, compreso il veterinario dell’epoca, ci dicevano “non dovete fare assolutamente nulla, farà tutto lei da sola, voi cercate semplicemente di darle meno fastidio possibile”: ottimo consiglio! In effetti Minù si rivelò essere un’ottima partoriente ed un’ottima mamma, quando cominciò ad avvicinarsi al momento del parto entrò in casa (per la prima volta in vita sua, fino a quel momento non era mai voluta entrare!) e si sitemò su un cuscino del divano (con enorme gioia di mia madre…) e nel giro di poco ci ritrovammo testimoni di tre nuove vite, erano venute al mondo Melina, Camilla e Lilli. Che tenerezza vedere quei tre topini spelacchiati, ciechi, quasi sordi, completamente dipendenti dalle cure della loro mamma, e che tenerezza vedere la Natura svolgersi con semplicità nei gesti materni di Minù che con calma e pazienza aiutava questi tre esserini a fare il loro primo respiro e le prime esperienze di vita (in quel preciso momento, di sopravvivenza) insieme a lei!

Ci siamo goduti la magia della crescita, dello svezzamento, dei primi passi, del momento in cui hanno cominciato a vedere il mondo con i loro occhi, abbiamo imparato che la gravidanza di un gatto dura circa due mesi e che la mamma deve preoccuparsi di tutto all’inizio, dal tenerli al caldo al nutrirli, dal pulirli al leccargli il basso ventre per fargli fare i bisogni (ebbene sì, i gattini nei primi giorni di vita non sono in grado di eliminare i bisogni autonomamente, quindi devono essere stimolati nella zona anogenitale e basso ventre con delicatezza per far uscire i bisognini), e abbiamo cominciato così la nostra avventura di vita condivisa con il mondo felino!

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