Non c’è niente da fare, continuerò a stupirmi per tutta la vita di ciò che si può imparare convivendo con creature magnifiche come il gatto! In queste settimane ho osservato Vincent con la paura nel cuore di vederlo peggiorare, di svegliarmi una mattina e trovarlo sofferente nascosto da qualche parte in attesa di morire, perché io, da umana, faccio fatica a capire come si possa riuscire a godersi la vita quando il corpo sta lentamente abbandonando le sue funzioni… e invece, ecco Vincent che mi insegna una delle lezioni più preziose che si possano ricevere: si è vivi fino all’ultimo respiro, e non si smette mai di imparare cose nuove! C’è sempre il tempo per schiacciare un pisolino al sole e per rincorrere una foglia secca che vortica nel vento, e se c’è odore di cibo si trovano sempre le forze per fare un balzo sul tavolo e mangiare qualcosa di buono, non si rinuncia mai a dare una bella annusata in giro e se c’è un altro gatto è sempre una buona occasione per andarlo a conoscere, alle coccole non si dice mai di no e se si può imparare una cosa nuova al giorno allora la vita è proprio bella! Vincent ha imparato a fidarsi di noi abbastanza da entrare in casa e godersi ogni tanto, quando gli va, qualche ora di letto morbido al calduccio, ha imparato ad evitare il trasportino con notevoli doti da escapologo che al confronto Houdini non era nessuno (cosa non proprio positiva per noi che dobbiamo portarlo a fare le flebo, ma molto positiva per lui che ha recuperato le forze a sufficienza per decidere di non voler essere trasportato!), ha perfino imparato a conoscere la televisione che evidentemente non aveva mai visto prima e che ha trovato molto interessante dopo averla accuratamente annusata ed essersi accertato che da quel coso non uscisse nulla di pericoloso. Insomma, Vincent sta facendo esperienze di vita nuove ogni giorno, le sta facendo di sua spontanea volontà e con l’entusiasmo di un gatto che ha ancora molto da raccontare a questo mondo, quindi metto da parte la mia preoccupazione da umana e provo a godermi la vita con lui e come lui, perché in effetti se non te lo dice nessuno che dovresti essere già morto magari vivi più felice e, chissà, forse anche la malattia si prende una vacanza e ci regala qualche giorno in più da condividere!

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