Qual è lo strumento più efficace per risolvere un problema di convivenza tra uomo e gatto? Il saper ascoltare.

Ebbene sì, al di là dell’ovvia necessità di conoscenza delle caratteristiche del gatto e delle sue necessità di specie, è poi indispensabile sapersi aprire all’ascolto partecipato, a quei momenti di condivisione silenziosa con l’animale che ci permettono di percepire il suo stato d’animo, il suo pensiero, le sue emozioni. No, non sto parlando di telepatia o di qualche magia che ci permetta di “parlare” con gli animali, sto parlando della semplice (per quanto complicata da riconoscere e, a volte, da accettare) capacità di ascolto empatico di cui tutti siamo potenzialmente capaci.

Vi è mai capitato di osservare il vostro gatto mentre gioca e sentirvi improvvisamente allegri e rilassati? Ecco, in quel momento vi siete aperti all’ascolto, avete lasciato la via libera per far passare le emozioni trasmesse dal vostro compagno animale, ed è un momento incredibilmente prezioso e troppo spesso sottovalutato! Quando vi rendete conto che c’è qualcosa che non va con Micio, che il suo comportamento è cambiato, che la vostra convivenza non è più serena, che vi sembra di non capire più i suoi bisogni, fermatevi un momento ad ascoltare: che cosa sta provando? Che cosa state provando voi? Non bisognerebbe mai aver paura di lasciar emergere un’emozione (sempre, ovviamente, nel rispetto dell’altro), bella o brutta che sia, perché fa parte del nostro Essere e ci permette di vivere la vita in maniera completa. Viviamo in un mondo in cui le emozioni vengono vissute come un segno di debolezza, come un impedimento all’ottenimento del successo, perdendo così di vista la realtà del nostro essere umani: noi siamo fatti di emozioni, in ogni istante della nostra esistenza viviamo una particolare emozione, di cui possiamo essere più o meno consapevoli e che possiamo lasciar fluire oppure bloccare rendendola un reale impedimento allo scorrere della vita, e tutto questo avviene anche negli altri animali.

E allora mi trovo qui, dopo aver ascoltato il mio amato Gatto Oscar in un suo momento di paura e averlo aiutato a ritrovare l’equilibrio (cose normali che avvengono tutti i giorni e di cui non bisognerebbe affatto preoccuparsi perché sono solo la dimostrazione che siamo vivi!), e mi sento di scrivere queste parole nella speranza che aiutino anche altri ad aprirsi all’ascolto, un ascolto puro, privo di giudizio e di ragionamento, un ascolto condiviso con l’altro, un ascolto morbido e fluido come le onde del mare, un ascolto che, in fine, ci fa sentire tutti più vivi.

 

FISAP CAB Roberta Roscini
ICAN Feline Behaviourist (Consultant)

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